Il pericoloso abuso delle nuove tecnologie
negli adolescenti di oggi
Dott.ssa Elisa Casini – Psicologa-Psicoterapeuta-Mediatrice familiare
La tecnologia ha modificato le nostre abitudini la nostra vita, ma a fronte degli innumerevoli vantaggi apportati dall’applicazione di queste nuove tecniche iniziano a manifestarsi “situazioni particolari” definite da alcuni autori come psicotecnologie. La tecnologia per 88 ragazzi su 100 causa comportamenti di abuso, ovvero una prolungata esposizione, senza pause e completamente assorbiti. Al primo posto tra gli strumenti tecnologici utilizzati in modo sregolato ci sono i videogiochi (49%) indicati soprattutto dai più giovani (13-15 anni), a seguire computer (44%), TV e cellulare.
I rischi di un uso eccessivo e smodato sono rappresentati da:
– sovrappeso, causato dalla sedentarietà;
– difficoltà scolastiche, dovute al poco tempo dedicato allo studio e alla scarsa concentrazione, perché distratti dal desiderio di giocare;
– isolamento e tendenza all’ introversione, perché i videogiochi sostituiscono i rapporti personali e le relazioni sociali.
E’ indubbio che i videogames rappresentino l’evoluzione tecnologica delle diverse forme ludiche e possano indurre effetti positivi; questi strumenti infatti possono stimolare le abilità manuali e di percezione, la comprensione dei compiti da svolgere, abituano a gestire gli obiettivi, favoriscono lo sviluppo dell’abilità di prendere rapidamente delle decisioni. Non sono pertanto sempre e comunque da contestare, dipende come molte cose, dall’uso che ne viene fatto.
La linea tra uso e abuso è sottile, è pertanto determinante l’azione educativa del genitore che deve controllare e regolamentare precoce-mente, il tempo dedicato al divertimento virtuale.